Le campanelle giapponesi Furin (風鈴) e il suono del vento

Furin (fūrin/fuurin) sono campane del vento giapponesi, conosciute e utilizzate in Giappone durante le calde giornate estive.

In Italiano il significato delle parole giapponesi Fu (vento) e Rin (campana) (風鈴) è ‘campanella del vento’.

I Furin confortano le persone durante il caldo afoso dell’estate, quando un po’ di vento, che rinfresca la calda temperatura estiva, li fa suonare.

Fin dal periodo Muromachi (1333-1568) i Furin e il loro suono sono spesso identificati come il “suono dell’estate".

Il suono e le vibrazioni prodotte dai Furin quando suonano, ricordano le armonie della natura e possono avere un effetto rinfrescante sul corpo e sulla mente.

I Furin vengono lasciati tintinnare all’ingresso delle case, poichè si ritiene che il loro suono tenga lontani gli spiriti maligni dalle abitazioni.

Possono avere forme diverse, spesso sono dipinti a mano e decorati con immagini.

Queste immagini possono includere bellissimi motivi che si ispirano alla tradizione giapponese.

Breve storia dei Furin:

Nell'antico Giappone la gente credeva che l’arrivo di venti forti nella calda estate, avrebbe provocato un'epidemia nel paese.

Quindi, per essere allertati e prevenire la diffusione di spiriti maligni, fu costruita una campana a vento di bronzo chiamata Futaku,

che era appesa ai 4 angoli dei tetti di luoghi sacri come santuari e templi buddisti.

La versione più semplice del Futaku era il Furin, appeso inizialmente nei portici delle case dei ricchi giapponesi.

Durante la stagione più calda e umida mettevano in guardia, col loro suono, contro la malattia e gli spiriti maligni.

Come sono fatti i Furin:

I primi Furin, provenienti dalla Cina, erano realizzati in bronzo o altri tipi di metalli.

Tuttavia, nel XVIII secolo, le tecniche di lavorazione del vetro Olandese furono importate dall'Europa e rapidamente adottate dagli artigiani soffiatori di vetro di Nagasaki.

Il nuovo Furin di vetro diventa molto popolare grazie al suo suono particolare. Ancora oggi i Furin sono principalmente realizzati con le tradizionali tecniche di lavorazione del vetro,

ma in alcune parti del Giappone si usano anche ceramica o metallo.

I più popolari sono i Furin realizzati con il vetro Ryukyu di Okinawa, i Furin di ferro Nambu di Iwate e i Furin di bronzo Takaoka di Toyama.

Le tecniche di lavorazione tradizionali dei Furin, si trasmettono da molte generazioni.

Il cuoricino (zetsu) è un piccolo oggetto all'interno del Furin. È inserito in una corda morbida, dalla quale pende una strisciolina di carta o legno nella parte inferiore (tanzaku).

Questa parte cattura il vento e fa suonare il Furin. Come uno strumento musicale produce un suono, che varia a seconda del materiale, della forma e delle dimensioni del Furin.

Per questo motivo il Furin produce un suono che può essere profondo o acuto.

Forma dei Furin:

Esistono anche particolari Furin a forma di animale, come Maneki-Neko, Shiba-Inu, rana, gufo, tartaruga, pesce ecc.

Possono inoltre assumere la forma di personaggi popolari come il monaco Jizo, Daruma o Teru-Teru, oppure semplicemente la forma tradizionale della campana giapponese.

Posizionamento dei Furin:

I Furin si trovano solitamente davanti alle porte d’ingresso delle abitazioni,

ma possono essere posti anche vicino alle finestre, appesi alle grondaie, su terrazzi o balconi dove c'è un po’ di vento.

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Uso personale:

In Giappone i Furin sono anche conosciuti come promemoria o saluti del vento.

Ci sono spesso desideri personali scritti dal proprietario del Furin sulla parte inferiore di carta.

Quando il Furin suona al vento, manda un messaggio al proprietario per ricordagli i desideri da lui espressi.

Per alcuni può avere semplicemente una funzione decorativa. Quindi, in ogni caso, è un bel regalo per familiari e amici, per ricordare un desiderio o un evento.

Articolo scritto da Vladimir Zaicek, Maria Grazia Simeone, Marco Morelli

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